Gilbert Keith Chesterton (Londra 1874, Beaconsfield 1936) fu un giornalista, commediografo, poeta, saggista, biografo e disegnatore, ma soprattutto fu un grande e singolare scrittore.
Produsse un’enorme quantità di scritti, la cui qualità è paragonabile alle opere di Charles Dickens, George Bernard Shaw, Rudyard Kipling ed Herbert George Wells.
Tutte le sue opere sono contraddistinte da un felicissimo tessuto narrativo, nel quale, con ironia e straordinario spirito immaginativo, riesce a dare testimonianza della cultura della società del suo tempo.
Nacque in una famiglia borghese di confessione anglicana, che lo educò dapprima alla St Paul’s School, poi alla Slade School of Art, dove studiò pittura, e infine all’University College, che però abbandonò senza completare gli studi di laurea.
Nel 1901 sposa la poetessa Frances Webbe e con lei si trasferisce nel Buckinghamshire.
Tra il 1911 e il 1936 inizia a scrivere una mole poderosa di racconti con protagonista padre Brown e nel 1922, dopo un lunghissimo percorso spirituale, accompagnato da padre O’Connor e dall’amico Hilaire Belloc, si converte alla Chiesa cattolica.
Nel 1934, dopo aver ricevuto le lauree honoris causa dalle Università di Edimburgo, Dublino e Notre Dame, ottenne il titolo di Cavaliere dell’ordine di san Gregorio Magno. Si spegne il 14 giugno 1936. È sepolto nel Buckinghamshire, nel cimitero cattolico di Beaconsfield.
Di Gilbert Keith Chesterton Morganti editori ha pubblicato Uomovivo, La sfera e la croce, l’inedito Il ritorno di don Chisciotte, il candore di padre Brown, La saggezza di padre Brown, e L’incredulità di padre Brown.
I libri sono stati tutti tradotti da Paolo Morganti.
Gilbert Keith Chesterton