Maurizio Eliani
Maurizio Eliani è un alias. La casa editrice gli concede il desiderio di mantenere l’anonimato. Si può solo annotare che è nato nel 1979 in un paese del nord d’Italia. Insofferente alle regole, dopo il diploma si è imbarcato su una piattaforma petrolifera installata nel Golfo del Messico. Nel 2010, a causa del disastro ambientale causato dal versamento di petrolio in quelle acque, ha cambiato mestiere, provandosi in più attività. Una delle ultime è stato fare l’aiuto cuoco in un ristorante di Parigi. Sposatosi tre volte, ora è scapolo convinto, e alterna all’impegno nel volontariato e nella salvaguardia dell’ambiente, la sua ultima e nuova passione: la scrittura.
Dice di sé: ”Scrivo per darmi molte vite e con ognuna la possibilità di calarmi nei panni degli altri, assumendone le identità per poi comprendere il mio prossimo”.
Vive dividendo il grande loft con un cane mezzo cieco e con tre gambe, che si chiama Solitario.
Ha molti manoscritti nei suoi cassetti, che per il momento non vuole rendere pubblici; il racconto Grappoli di dolore, pubblicato nell’antologia gialla Enokiller, è la sua prima pubblicazione.
Dice di sé: ”Scrivo per darmi molte vite e con ognuna la possibilità di calarmi nei panni degli altri, assumendone le identità per poi comprendere il mio prossimo”.
Vive dividendo il grande loft con un cane mezzo cieco e con tre gambe, che si chiama Solitario.
Ha molti manoscritti nei suoi cassetti, che per il momento non vuole rendere pubblici; il racconto Grappoli di dolore, pubblicato nell’antologia gialla Enokiller, è la sua prima pubblicazione.