Fabio Piuzzi
Il campo dei morti
Informazioni aggiuntive
autore | Fabio Piuzzi |
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ISBN | 9791280801104 |
prima edizione | 2023 |
formato | 14 x 20.5 cm, brossura con alette |
pagine | 176 |
Il prezzo originale era: 17,00 €.16,15 €Il prezzo attuale è: 16,15 €.
la trama
Mentre a Mariano del Friuli rincorre in un bosco il proprio cane, il tecnico radiologo Matteo Vignola viene spaventato dall’eco dei gemiti d’una persona in agonia. Quando poi il cane, scavando una buca nel giardino di casa, riporta alla luce alcuni frammenti di ossa umane e un’antica medaglietta bronzea, Vignola si reca da un esperto di storia locale. Da lui viene a sapere che la villa in cui vive è stata costruita su un antico cimitero seicentesco, in cui furono sepolti i soldati caduti durante la Guerra di Gradisca, combattuta fra la Repubblica di Venezia e l’Impero asburgico. Il luogo, noto come Campo dei morti, era stato oggetto in passato di scavi archeologici condotti dal norvegese Stig Solberg, che aveva trovato anche più antiche sepolture. Vignola sospetta che fra i lamenti e il cimitero esista uno stretto legame, e l’ipotesi sembra verosimile quando il vicino di casa viene ucciso davanti alla sua casa. Le sue indagini private s’intersecheranno con quelle condotte dall’ispettore di Polizia Alessandro Querini, permettendo che dal Campo emerga una sconcertante verità.
Il campo dei morti
4 reviews for Fabio Piuzzi
Il campo dei morti
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Simoncini Marta –
Molta suspence gia’ dalle prime pagine…lo leggi tutto dun fiato…molto intrigante…
auriemma –
Un romanzo trascinante. Fabio Piuzzi dimostra di saper scrivere un giallo senza cadute narrative.
Pietro –
Buon romanzo dalla scrittura efficace e serrata; è costantemente pervaso da un’atmosfera macabra e inquietante che lo rende coinvolgente.
Susanna Tagliaferri –
A questo avvincente romanzo do 6 stelle! La scrittura in prima persona è molto coinvolgente, è come essere l’ombra di Matteo Vignola. Alcuni brani, come la rincorsa in bici, sono esilaranti e mitigano il vortice di suspense da cui si è trasportati. Spero tanto che l’ispettore Querini non vada in pensione 🙂